[Recensione] : Soul Of Chogokin GX-110 Ankoku Daishogun (暗黒大将軍) “Mazinger Z vs. The Great General of Darkness”
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Simone Battaglioni (SimonPPC) Video, Foto e Recensione
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Nome del prodotto: | Ankoku Daishogun (暗黒大将軍) |
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Titolo dell’opera: | Mazinger Z vs. The Great General of Darkness (マジンガーZ対暗黒大将軍) |
Marca: | Bandai |
Genere: | Soul of Chogokin |
Prezzo: | 22.000 yen (tasse escluse) |
Data di Uscita: | Agosto 2024 |
Dimensione: | 21 Cm (Altezza) 473 Grammi (Peso) |
Accessori: | 1x Paio di Mani Aperte 1x Paio di Mani a Pugno 1x Mano che Afferra 1x Spada 1x Fodero con Catena in metallo 1x Mantello in tessuto |
Materiale del prodotto: | ABS, PVC, Die-Cast |
Prototipo/Design: | Bandai |
Distributore | Bandai |
Introduzione:
Bandai propone un nuovo soggetto nella linea Soul of Chogokin.
Il GX-110 Ankoku Daishogun (暗黒大将軍) è un modello tratto da Mazinga Z contro il Generale Nero (マジンガーZ対暗黒大将軍), un film del 1974 diretto da Nobutaka Nishizawa.
Il mediometraggio anime, prodotto dalla Toei Dōga, si ispira al finale del Manga Mazinger Z di Gō Nagai anticipando quello della serie televisiva, che sarebbe stato trasmesso oltre un mese dopo.
Contenuto e Confezione:
Il modello arriva in una scatola di cartone lucido raffigurante sul fronte Il Generale Nero nella sua possenza e in trasparenza sullo sfondo vi è sempre lui.
Il primo dettaglio che salta all’occhio sono gli occhi del petto che sono dorati, mentre poi nel modello risultano solo giallo pastello e la mancanza della colorazione della gemma sulla fronte.
Già da questi primi dettagli si avverte un pressapochismo, cosa che distinguerò questo modello, ma ne parleremo in seguito.
Su retro della confezione vi è il Generale Nero in alcune pose (in cui magicamente appare la gemma sulla fronte) e lo scontro a suon di spade con il Grande Mazinga.
Aperta la scatola al suo interno vi è un vassoio di plastica trasparente rinforzato con del cartone, il manuale e un foglietto illustrativo che avverte della delicatezza del mantello.
Nel manuale vengono spiegati alcuni passaggi per il montaggio degli spallacci e del fodero e sono raffigurati I Sette Generali Delle Tenebre.
Questo fa sperare che possano essere realizzati nella linea Soul of Chogokin.
Nella scatola troviamo quindi il Generale Nero, il fodero della spada con catena in metallo, tre mani alternative, la spada e il mantello agganciato agli spallacci.
Personaggio, snodi e mobilità:
Il modello appena tirato fuori dalla scatola è bello, ha un’impatto estetico notevole, ma appena si comincia a provare a muoverlo nascono i primi dubbi.
Considerando che è già stato prodotto questo personaggio nella linea Figuarts Zero, da cui in pratica trae la forma di buona parte del disegno del modello.
Nasce il dubbio perchè sia stato realizzato un modello articolato, ma con un pressapochismo che traspare a occhio nudo.
Il primo problema è stato inserire gli spallacci con questo snodo a sfera a innesto.
Durissimo con il rischio già di graffiare la doratura del colletto e con la conseguenza che non si potranno più smontare gli spallacci, data la forma dell’aggancio utilizzata
pena la rottura delle sferette di supporto.
Il mantello si muove bene e il fil di ferro garantisce una posabilità sufficiente, ma è davvero delicato e bisogna fare attenzione, considerando che il tessuto è fissato agli spallacci.
Per entrambi questi due accessori avrebbero dovuto realizzare agganci a calamita consentendo un facile innesto e un facile movimento.
Il movimento della testa è ridotto quando avrebbe potuto tranquillamente ruotare in molte direzioni oltre a muovere il collo.
Lo snodo delle spalle fuoriesce grazie a un sistema basculante, ma successivamente gli snodi a scatto rendono difficile scegliere la posa delle braccia anche considerando il mantello che nasconde la vista.
Snodi a attrito sarebbero stati l’ideale per posare le braccia come si desiderava.
Gli snodi dei gomiti sono troppo rigidi e non si capisce se possano anche ruotare dato che si nota una riga di giunzione, ma provando a fare forza non si è avuto alcun esito.
Mostrare nel manuale i vari punti di snodo del modello non sarebbe stata una cattiva idea.
Maneggiando queste parti già si avverte un senso di fragilità.
Scordatevi di riuscire a mettere in posa con le braccia il generale nero per estrarre la spada dal fodero e posa difficile da fare è far poggiare il braccio sinistro sull’elsa della spada inserita nel fodero,
anche per la mancanza di una mano sinistra che afferra.
I polsi hanno una semplice sfera alla sommità del braccio per l’aggancio delle mani, movimento anche qui limitato e rigido.
Il busto viene descritto che può essere estratto per permettere una rotazione, ma provandoci è risultato rigidissimo facendoci desistere per non trovare un modello spezzato in dure tra le mani.
Il gonnellino di forma greco-romana ha snodi frontali e laterali che gli permettono di aprirsi, ma viene il dubbio se potevano realizzarlo meglio.
dato che in questo modo si spezza esteticamente e forse realizzare frange separate in modo unico avrebbe migliorato l’estetica.
La parte sul retro del gonnello risulta fissa impedendo alle gambe di andare all’indietro.
Già in questi passaggi viene alla mente l’ottimo modello prodotto dalla King Arts
dal nome God Mazinger.
Di forma molto simile al Generale Nero, ma realizzato in modo egregio da King Arts e oggetto di nostra recensione su gokin a questo indirizzo God Mazinger.
Se volete fare un paragone andate a vederlo per capire le differenze sostanziali di un modello molto simile, ma con una mobilità migliore.
Tornando al SOC in questione, passiamo per le anche che si muovono molto bene e così anche le ginocchia, ma caviglie e piedi risultano troppo ingessati e con la forma che possiedono si fatica notevolmente
a far assumere al modello pose dinamiche in modo stabile senza la presenza di una basetta con braccio di supporto.
Il fodero della spada si aggancia al gonnellino con un braccetto a innesto fisso, cosa esteticamente brutta quando si decide di tenere fodero e spada sganciati per una posa statuaria.
Mentre buona idea quella di utilizzare un coperchietto alternativo per coprire il buco o farlo diventare passante da agganciare al gonnellino stesso.
I materiali di cui è composto questo SOC sono come sempre il dubbio di ogni appassionato e collezionista.
Come e dove sono distribuiti i materiali del Generale Nero di Bandai?
I materiali al tatto partendo dal basso risultano in metallo i piedi, le gambe ginocchia comprese, fino alle anche.
Il bacino e parte del torace. Le braccia hanno un anima in metallo con sovracopertura in plastica. Si nota dagli snodi in metallo che si vedono nelle spalle.
Non sono state fornite le classiche foto ufficiali di distribuzione dei materiali da Bandai e quindi dobbiamo affidarci alla nostra esperienza.
Potremmo pure errare in questo e quindi se avete notizie certe commentate.
Alla bilancia quindi risulta pesante 473 grammi contro i 324 grammi del Figuarts Zero e ci si sarebbe aspettato un peso maggiore.
La verniciatura è un’altra nota dolente di questo modello.
Partendo dalla già citata gemma nella fronte del volto del petto, non è stata verniciata cosa che salta all’occhio immediatamente.
E’ stata realizzata nel design e nello stampo, ma non presa in considerazione, mentre nel Figuarts Zero e realizzata perfettamente.
Si è optato quindi per correggere questo errore con tipica verniciatura sbavata di Bandai per non far apparirere troppo perfetto un modello che non lo è.
Il colletto dorato presenta alla sua punta una sverniciatura appena tolto dalla confezione, altra nota dolente.
Nella schiena sono presenti sverniciature come se gli spallacci fossero già stati montati e viene il sospetto che questi ultimi sfregando stiano rovinando al vernice.
Vero che resteranno agganciati a vita, ma per lo meno che non rovinino nulla.
Il volto della testa e del petto presentano sbavature qua e la e non dettagli belli e netti.
Restando sullo stesso livello del Figuarts Zero da cui ci si aspettava un dettaglio maggiore.
La colorazione scelta risulta buona e sarebbe stata ottima se non avessero inserito le dorature, però questo è un parere più soggettivo che oggettivo.
Accessori:
Più che elencarli gli accessori bisognerebbe dire cosa manca in questo modello.
Le mani presenti si riducono ai pugni già montati, due mani aperte e una per sorreggere la spada.
Davvero il minimo indispensabile.
Fodero in plastica con catena in metallo e quest’ultima difficile da posare come si desidera.
Spada in plastica quando poteva essere tranquillamente realizzata in metallo e sarebbe stata eccelsa.
Niente altro.
Nemmeno una basetta espositiva con il nome del personaggio.
Almeno la Figuarts Zero possedeva la basetta che volendo può essere usata per questo modello.
Considerando che i due modelli sono alti uguali e presentano molti punti in comune potevano optare per agganci simili del mantello.
Poter scegliere per chi lo preferiva statico e chi in tessuto, aggiungere mani alternative o volti con espressioni diverse nel petto e nel volto della testa.
Proprio il minimo indispensabile.
Considerazioni finali e Votazione
Cosa si può aggiungere che già traspare nel corso della recensione.
Sembra che Bandai abbia chiesto: Volete il SOC del Generale Nero? Ok eccovelo qui senza sforzo.
Realizzato in modo approssimativo come modello posabile, da il suo meglio in posa statica per cui se possedete già il Figuarts Zero potete tranquillamente fare a meno di questo SOC.
Invece se non avevate la precedente uscita di questo personaggio, questo SOC colma la lacuna nella vostra collezione.
Non aspettatevi però un modello ultraposabile, solido e stabile. Perchè è un po meglio di una statua, ma anni luce da un’Action Figure.
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